Tiziano Scarparo

La Strategia Salva-Glicemia per i Tuoi Momenti di Convivialità

Il "segreto" da sgranocchiare prima di cena che tiene a bada la glicemia (e le voglie) secondo la scienza

Benvenuta/o a chi è qui per la prima volta e bentornata/o a chi invece mi sostiene e legge già da un po’!

Chi mi segue sa benissimo quanto io creda profondamente che i picchi glicemici giochino un ruolo centrale per il nostro benessere. L’ ordine in cui consumiamo i nostri pasti e la proporzione tra grassi polinsaturi, proteine e carboidrati incidono direttamente sui livelli di zucchero nel sangue, responsabili di molteplici aspetti tra i quali il senso di sazietà. 

 

🍽️ Quando il Piatto Non è Bilanciato: La Soluzione

 

La vita è fatta anche di momenti di socialità e convivialità (per fortuna, aggiungerei!). Pertanto, non sempre è possibile seguire le semplici regole del piatto bilanciato: potrebbe essere proprio il nostro piatto preferito, quello che ci concediamo per coccolarci, a non essere bilanciato per sua natura. La pizza, ad esempio, è ricca di carboidrati: non basta prendere il crostino per bilanciare. Proprio in queste occasioni, quando il pasto non è molto bilanciato, possiamo ricorrere ad alcune semplici strategie per abbassare l’indice glicemico. 

Il mio consiglio è di mangiare una manciata di mandorle (una decina) appena prima del pasto. Ciò ci permetterà di: 

  • Abbassare l’indice glicemico e quindi rallentare l’assorbimento degli zuccheri nel sangue e il consumo di insulina;
  • Prolungare l’energia;
  • Aumentare il senso di sazietà;
  • Limitare la produzione di colesterolo;
  • Ridurre l’infiammazione;
  • Migliorare la salute dei vasi sanguigni riducendo il rischio di malattie cardiache.

Questo non lo dico io, però: lo dice Harvard! Clicca qui per leggere l’articolo di Harvard.

 

Ma quali mandorle scegliere?

 

Vediamo insieme le opzioni che abbiamo a disposizione:

 

Mandorle con Buccia (o con pellicina) 🌰

Queste mandorle conservano la loro pelliccia marrone. Questa è ricca di antiossidanti (come i flavonoidi) e fibre, che possono agire positivamente sulla flora intestinale e sull’assorbimento del colesterolo. Sono le più complete nutrizionalmente.

 

Mandorle Pelate

Sono le mandorle a cui è stata rimossa la pellicina marrone, solitamente tramite un breve ammollo in acqua bollente e spellatura con macchine pelatrici. Sono quindi un pochino più trattate rispetto alle classiche mandorle. Senza la pellicina, perdono gran parte degli antiossidanti e delle fibre in essa contenuti.

 

Mandorle Tostate 🔥

Possono essere con o senza pellicina, ma sono state sottoposte a calore secco (in forno o in padella).

La tostatura intensifica il sapore rendendolo più aromatico e croccante. Il calore aiuta a neutralizzare l’acido fitico (se presenti), rendendo alcuni minerali più biodisponibili. Tuttavia, temperature troppo elevate o cotture prolungate possono ridurre leggermente la Vitamina E.

 

Perciò, io consiglio le mandorle classiche, quelle con la pellicina, perché meno trattate. 

Tuttavia, è importante considerare le proprie esigenze. Se, ad esempio, avete i diverticoli vi consiglio di evitare le classiche mandorle essendo la pelle ricca di fibre: dovreste, in quel caso, optare per quelle sgusciate.

Se, invece, siete allergici al nichel o non vi piacciono le mandorle potete scegliere altre fonti di grassi polinsaturi o proteine come lo yogurt greco, un pezzetto di parmigiano stagionato, un bicchiere di kefir o un’insalatona con un abbondante giro d’olio.

In sintesi, un piccolo gesto può fare una grande differenza. Non è necessario rinunciare ai momenti di piacere o ai propri piatti preferiti per prendersi cura di sé. Ricordate: dieci mandorle prima del pasto sono una semplice strategia per abbassare la glicemia, prolungare la sazietà e migliorare la salute cardiovascolare.

 

Grazie per avermi letto.

A presto,
Dr. Tiziano.